“[…] Poco dopo la narrazione della creazione del mondo e dell’essere umano, la Bibbia presenta la sfida delle relazioni tra di noi. Caino elimina suo fratello Abele, e risuona la domanda di Dio: «Dov’è Abele, tuo fratello?». La risposta è la stessa che spesso diamo noi: «Sono forse io il custode di mio fratello?». Con la sua domanda, Dio mette in discussione ogni tipo di determinismo o fatalismo che pretenda di giustificare l’indifferenza come unica risposta possibile. Ci abilita, al contrario, a creare una cultura diversa, che ci orienti a superare le inimicizie e a prenderci cura gli uni degli altri. Gratuità – Il samaritano della strada se ne andò senza aspettare riconoscimenti o ringraziamenti. La dedizione al servizio era la grande soddisfazione davanti al suo Dio e alla sua vita, e per questo un dovere. 
Il bene degli altri – Non possiamo tralasciare di dire che il desiderio e la ricerca del bene degli altri e di tutta l’umanità implicano anche di adoperarsi per una maturazione delle persone e delle società nei diversi valori morali che conducono ad uno sviluppo umano integrale. Nel Nuovo Testamento si menziona un frutto dello Spirito Santo definito con il termine greco agathosyne. Indica l’attaccamento al bene, la ricerca del bene. Più ancora, è procurare ciò che vale di più, il meglio per gli altri: la loro maturazione, la loro crescita in una vita sana, l’esercizio dei valori e non solo il benessere materiale. C’è un’espressione latina simile: bene-volentia, cioè l’atteggiamento di volere il bene dell’altro. È un forte desiderio del bene, un’inclinazione verso tutto ciò che è buono ed eccellente, che ci spinge a colmare la vita degli altri di cose belle, sublimi, edificanti. […]”
Da “Fratelli tutti”

Testimonianze

Le testimonianze dirette di coloro che hanno conosciuto Mino, semplici pensieri per ricordarlo.

Scritti

Una raccolta di scritti e documenti provenienti dal passato, per conoscere meglio Mino.

” […] L’educazione al Servizio non è una questione puramente teorica, ma si sviluppa in due fasi distinte: ingenerare lo spirito di buona volontà, e creare occasioni che consentano di esprimere concretamente tale spirito. – l’educazione al Servizio si attua soprattutto attraverso l’esempio del Capo, che deve dare la giusta impostazione nel suo dedicarsi al Servizio del ragazzo, in spirito di attaccamento alla Comunità, esclusivamente per la gioia di farlo e senza alcun pensiero di ricompensa materiale. […]”
Da B.P. – “Suggerimenti per l’Educatore Scout”

“[…] Il nostro scopo è di far crescere la prossima generazione facendone cittadini utili con una mentalità più ampia di quella di prima, e in tal modo di sviluppare la buona volontà e la pace nel mondo tramite il cameratismo e la cooperazione, sostituendo tutto ciò alla rivalità ancor oggi attiva tra le classi, le religioni e i Paesi, che tanto ha fatto in passato per produrre guerre e turbolenze. Noi consideriamo tutti gli uomini come fratelli, figli di un unico Padre, cui la felicità può esser portata soltanto sviluppando tolleranza e buona volontà reciproche, cioè uno spirito d’amore.
Da B.P. – “Discorso al Jamboree 1932”